giugno 2017
21Bologna Cult e il Biografilm: il nostro racconto del Festival dedicato ai racconti di vita
Anche quest’anno, con Bologna Cult, abbiamo seguito con curiosità e passione il Biografilm Festival, il grande evento bolognese dedicato ai racconti di vita, portati sullo schermo attraverso documentari e opere di fiction. La tredicesima edizione, partita il 9 giugno, si chiude oggi con le ultime repliche, confermandosi con i suoi 107 titoli una miniera di storie, percorsi, volti, un’esperienza che nel suo programma intreccia passato, presente e futuro, mettendo in risalto la loro interdipendenza e la forza dei diversi punti di vista.
Ripercorriamo il nostro viaggio nel Festival, dove poter trovare spunti e stimoli sui film da vedere, o confronti su quelli visti. Le linee principali ce le dà l’intervista con il direttore artistico del Biografilm Andrea Romeo, che ci parla della crescita del Festival, del suo rapporto con il territorio e dei titoli selezionati. Un primo avvicinamento, integrato da una panoramica sul programma.
Iniziano le visioni, con La Danseuse – Io Danzerò, in questi giorni in programma nelle sale italiane, che racconta la vita di Loïe Fuller, che alla fine dell’800 aprì la danza a nuove prospettive, e il suo incontro con Isadora Duncan.
Abbiamo molto amato il vincitore del concorso internazionale To Stay Alive: a method, con Iggy Pop e Michel Houellebecq, che trovate assieme al docufilm sul parkour Être e durer e all’opera su Francesca Alinovi I am not alone anyway.
Altri due titoli di punta: il primo è Manifesto, vincitore del premio Guerrilla Staff, che vede impegnato Cate Blancett in tredici diversi personaggi, molteplici contesti e situazioni in un film visivamente e concettualmente sorprendente, il cui testo è tratto da diversi manifesti culturali. Il secondo è il francese Cherchez la Femme (da noi sarà distribuito come Due Sotto il Burqa, ma assicuriamo che il film meriterebbe molto di più), che affronta i temi dell’integrazione e del confronto culturale in una commedia che offre un buon ritmo e situazioni comiche riuscite.
Infine, una panoramica sugli altri titoli, a cominciare dal documentario naturalistico di denuncia Poisoning Paradise, di Keely Shaye Brosnan, mentre Paris can wait è la commedia quasi eterea di Eleanor Coppola. Ancora, il musicale Bill Frisell, a portrait, gli italiani Cinema grattacielo di Marco Bertozzi, Fame di Giacomo Abbruzzese e Angelo Milano e Il principe di Ostia Bronx di Raffaele Passerini, il titolo che ha collezionato più premi.
Bologna Cult è la testata giornalistica online gestita da Rizoma, dove selezioniamo e approfondiamo gli eventi culturali bolognesi corredandoli di biografie, curiosità, recensioni, diamo e cerchiamo punti di vista, e siamo aperti alle collaborazioni.