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Bologna Cult e il Biografilm: il nostro racconto del Festival dedicato ai racconti di vita

Bologna Cult e il Biografilm: il nostro racconto del Festival dedicato ai racconti di vita

Anche quest’anno, con Bologna Cult, abbiamo seguito con curiosità e passione il Biografilm Festival, il grande evento bolognese dedicato ai racconti di vita, portati sullo schermo attraverso documentari e opere di fiction. La tredicesima edizione, partita il 9 giugno, si chiude oggi con le ultime repliche, confermandosi con i suoi 107 titoli una miniera di storie, percorsi, volti, un’esperienza che nel suo programma intreccia passato, presente e futuro, mettendo in risalto la loro interdipendenza e la forza dei diversi punti di vista.

Ripercorriamo il nostro viaggio nel Festival, dove poter trovare spunti e stimoli sui film da vedere, o confronti su quelli visti. Le linee principali ce le dà l’intervista con il direttore artistico del Biografilm Andrea Romeo, che ci parla della crescita del Festival, del suo rapporto con il territorio e dei titoli selezionati. Un primo avvicinamento, integrato da una panoramica sul programma.

Iniziano le visioni, con La Danseuse – Io Danzerò, in questi giorni in programma nelle sale italiane, che racconta la vita di Loïe Fuller, che alla fine dell’800 aprì la danza a nuove prospettive, e il suo incontro con Isadora Duncan.

Abbiamo molto amato il vincitore del concorso internazionale To Stay Alive: a method, con Iggy Pop e Michel Houellebecq, che trovate assieme al docufilm sul parkour Être e durer e all’opera su Francesca Alinovi I am not alone anyway.

Altri due titoli di punta: il primo è Manifesto, vincitore del premio Guerrilla Staff, che vede impegnato Cate Blancett in tredici diversi personaggi, molteplici contesti e situazioni in un film visivamente e concettualmente sorprendente, il cui testo è tratto da diversi manifesti culturali. Il secondo è il francese Cherchez la Femme (da noi sarà distribuito come Due Sotto il Burqa, ma assicuriamo che il film meriterebbe molto di più), che affronta i temi dell’integrazione e del confronto culturale in una commedia che offre un buon ritmo e situazioni comiche riuscite.

Infine, una panoramica sugli altri titoli, a cominciare dal documentario naturalistico di denuncia Poisoning Paradise, di Keely Shaye Brosnan, mentre Paris can wait è la commedia quasi eterea di Eleanor Coppola. Ancora, il musicale Bill Frisell, a portrait, gli italiani Cinema grattacielo di Marco Bertozzi, Fame di Giacomo Abbruzzese e Angelo Milano e Il principe di Ostia Bronx di Raffaele Passerini, il titolo che ha collezionato più premi.

Bologna Cult è la testata giornalistica online gestita da Rizoma, dove selezioniamo e approfondiamo gli eventi culturali bolognesi corredandoli di biografie, curiosità, recensioni, diamo e cerchiamo punti di vista, e siamo aperti alle collaborazioni.

    Lo Gnu Music Festival, evento partecipato che si sviluppa in 7 locali del centro storico di Bologna Lo Gnu Music Festival, evento partecipato che si sviluppa in 7 locali del centro storico di Bologna

Lo Gnu Music Festival è un po’ un concorso, un po’ una festa. Manifestazione nata due anni fa sotto il nome di FMM quando era del solo Macondo, locale in via del Pratello a Bologna, nel 2015 si è allargata ad altre 6 attività del centro storico di Bologna: Altotasso, Barazzo Live, Black Cat, Celtic Druid, Associazione Farm presso Senzanome e Maurizio.

Lo Gnu Music Festival nasce dal basso e si sviluppa orizzontalmente, coinvolgendo le persone sia sui social network che nei locali. L’edizione 2015 ottiene il Patrocinio del Comune di Bologna e la sponsorizzazione della birra Ichnusa.

Si sono iscritte al festival quest’anno 70 formazioni musicali: di queste 48 sono passate alla “fase a sfide” su Facebook, attualmente in corso, che durerà fino all’11 aprile, poi cominceranno le esibizioni dal vivo. La finale sarà il 30 maggio allo Spazio Verde della Montagnola.

Rizoma si occupa dell’organizzazione e dell’ufficio stampa.

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Il Documentario come Opera d’Arte, seconda edizione

Il Documentario come Opera d’Arte, seconda edizione

L’11 e 12 marzo 2014 il cinema documentario esplora a Bologna una dimensione spesso dimenticata: la sua valenza estetica come opera d’arte. Nasce con questa prospettiva la Rassegna “Documentario come Opera d’Arte, promossa dal triennio di Fotografia Cinema e Televisione dell’Accademia delle Belle Arti di Bologna e giunta quest’anno alla sua seconda edizione.

La Rassegna, ideata e curata da Piero Deggiovanni e Patrizia Roppo con la collaborazione nella direzione artistica di Caucaso Factory (www.caucaso.info), animerà le sale del Teatro dell’Accademia con due giornate di proiezioni speciali alla presenza degli autori. Un’occasione di incontro e discussione orientato non solo agli studenti, ma anche alla cittadinanza tutta, per trasformare il teatro dell’Accademia in sala cinematografica con due anteprime bolognesi: “Che cos’è un Manrico” di Antonio Morabito e “Alpi” di Armin Linke.

Tra i partner dell’iniziativa anche Rizoma.

Programma:

Martedi 11 marzo 2014

Ore 10.30 – El tiempo del no tiempo ( Messico/Italia, 2013, 44′ ) di Giuseppe Spina e Giulia Mazzone
Il Messico, paese di sincretismi, come punto di vista sul mondo, in cui il tempo “mancante” è il tempo di un’attesa, l’attesa verso il mutamento.

Ore 11.30 – Le Corbusier in Calabria (Italia, 2009, 11’)
La costa ionica e l’entroterra calabrese, nel grembo di una natura che sembra capace di digerire, col tempo, ogni affronto.

Il Firmamento (Italia, 2012, 19′) di Fabio Badolato e Jonny Costantino
Primo film in assoluto tratto da un’opera di Antonio Moresco.

Ore 14.00 – Secret Screening a cura di Caucaso Factory

Ore 15.00 – Che cos’è un Manrico (Italia, 2012, 74′) di Antonio Morabito
Sette giornate normali per Manrico e il suo operatore sociale, Stefano, trascorse nel cuore di Roma. Anteprima Bolognese

Mercoledì 12 marzo 2014

Ore 10.00 – Secret Screening a cura di Caucaso Factory

Ore 11.00 – Alpi (Italia/ Germania, 2011, 60′) di Armin Linke
Sette anni di lavoro di ricerca, realizzato nella forma di “saggio cinematografico”, si incentra sulle molteplici trasformazioni del paesaggio alpino contemporaneo. Anteprima Bolognese

Ore 14.00 – Folder (Italia/ Belgio 2010, 74′) di Cosimo Terlizzi
Un archivio personale in cui Terlizzi inserisce i ricordi di un anno: video, fotografie e collegamenti via chat diventano un film.

Al programma si alterneranno musica e buffet.

Brochure Rassegna 2014

 

 

Euricse e housing sociale

Euricse e housing sociale

Il 12 febbraio La Triennale di Milano ospiterà la giornata di studio Euricse – European Reserach Institute on Cooperative and Social Enterprises sull’attualissima tematica dell Housing Sociale e produzione di abitabilità tra interessi pubblici e investimenti privati.

News Euricse